C’erano una volta i fratelli Grimm…

Penso esista da qualche parte un universo regolato da leggi fiabesche in cui il tempo scorre in maniera tutta sua.

Penso anche che esistano occhi che possono vedere la strada che dal villaggio, uno qualsiasi, porta al bosco, perché quella strada parte dalla casa di ognuno di noi.
Se mi volete fare compagnia…
C’erano una volta i fratelli Grimm, ricercatori, ricognitori dello spirito folcloristico.
A vent’anni erano già austeri, chiusi dentro una camicia bianca ed un lungo pastrano ciascuno, pronti ad affondare le mani nella tradizione antropologica tedesca.
Fecero un lavoro immenso, chiedendo, trascrivendo, spulciando. Li consideravano eccentrici, pazzi, un po’ narratori e un po’ stregoni.
Non erano i bambini o l’intrattenimento lo scopo del loro affanno. I due fratelli volevano narrare della loro terra attraverso le leggende ed i racconti orali di generazioni.
Nel 1812 già nasceva Cappuccetto rosso dando il via ad un itinerario fatto di villaggi e foreste, piccole cittadine e castelli che ripercorre ancora oggi le ambientazioni delle fiabe più conosciute.
Le protagoniste dei Grimm spesso sono povere, sole, sfruttate, ma sono anche la chiave di volta per cambiare il loro destino.
La grande Margaret Atwood ha dichiarato di aver tratto spunto proprio da loro la sua idea del femminile coraggioso e intrepido.
La prosa edulcorata e corretta che conosciamo noi delle varie fiabe cambia veste e sovente effetto sul lettore se si parla della versione integrale.
Pensate che ad esempio sempre Cappuccetto rosso ha avuto oltre 100 edizioni diverse.
Avete mai notato poi quanto il cibo abbia giocato un ruolo fondamentale e veicolare? Pensate alla mela di Biancaneve, la casetta di marzapane di Hansel e Gretel, l’insalata di Raperonzolo.
È stata una lettura particolarmente interessante e soprattutto originale nella struttura. Tra cenni autobiografici e fonti storiche la Vinci ripercorre le favole dei fratelli Grimm riportandole ai giorni nostri.
Mescolando aneddoti di vita dei due narratori a quelli suoi personali, l’autrice mette in luce lo stretto contatto tra realtà e mondo immaginario perché i racconti che hanno popolato la nostra infanzia sono stati costruiti proprio sul quotidiano.
Il simbolismo nascosto dietro i dettagli, le dinamiche tra i personaggi, tutto assume un aspetto più chiaro e ricco di riflessioni.
Da tanto tempo cercavo un approfondimento sui fratelli Grimm e su quanto c’è dietro le fiabe che hanno fatto la storia.
Con la sua grande capacità narrativa (leggete La prima verità) la Vinci scrive un excursus perfetto, fluido e accattivante.
Le sue pagine fanno risuonare vivo quel “C’era una volta” a cui sono tanto affezionata
Autore: Simona Vinci
Editore: Marsilio
Pagine: 155
Prezzo: eur 12.00
Precedente L'equazione del cuore di Maurizio de Giovanni Successivo Storia della bruttezza a cura di Umberto eco. Un saggio spettacolare